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Mikladalur

  

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Villaggio: Mikladalur Comune: Mikladals (lista dei comuni) Lasciare cursore sull'immagine per leggere il testo
Abitanti: 42 (01.01.06) Squadra di calcio:    
CAP: FO 797 Sq. di canottaggio:  
Posizione: N62°20'9 W6°45'50  
         

Mikladalur ha 55 abitanti e questo ne fa il villaggio più grande dei quattro di kallsoy.

Il tunnel per Trøllanes è lungo 2248 m. E' stato finito nel 1985. la chiesa di pietra di Mikladalur è del 1856. C'è un vecchio mulino ad acqua nel villaggio. Può funzionare anche solo con poca acqua. Tutti i villaggi avevano un mulino nei tempi passati e venivano usati per mietere il grano. La tradizione dice che una battaglia è stata combattuta tra i faroesi (il figlio del re Sverry) e i norvegesi che reclamavano il pagamento delle tasse sull'isola. Questo è successo a Mikladalur all'inizio del 14° secolo. Pall Fangi era di Mikladalur. E' stato accusatodi aver ucciso suo fratello nel 1657. E' stato processato e condannato ai lavori forzati a Copenhagen. E' fuggito tre volte alle isole Faroe e ha vissuto un anno tra le montagne di kalsoy. Alla fine ha provato a raggiungere a remi la Norvegia in una piccola barca, ma il maltempo lo ha riportato alle isole. Qui è stato catturato dal capo della polizia locale che l'ha arpionato nella schiena con un uncino che si pensa fosse usato per la caccia alle balene, mentre provava a nuotare via. La leggenda della donna foca si svolge a Mikladalur. Le foche si dice siano umani che prendono vita nel mare. Una volta all'anno questi umani vanno sulla striscia di terra e fanno una festa lunga tutta la notte. Questo accade a Twelfth Night (il 6 gennaio). In sere come queste un ragazzo di Mikladalur si è nascosto in una caverna vicino al mare dove si dice che le foche vadano per raggiungere la terra. al tramonto un grosso numero di foche arrivò a terra. Si spogliarono della loro pelliccia e divennero umani. Tra loro c'era una ragazza così bella che il ragazzo di Mikladalur decise che la doveva avere. lui avanzava furtivamente tra le pelli mentre le foche persone danzavano. Prese la pelle della ragazza e la portò nel suo rifugio nascosto. Appena prima dell'alba le foche persona si rimisero addosso la pelliccia e risaltarono nell'oceano come foche. La bella ragazza cercò invano la sua pelliccia e il ragazzo uscì fuori dal suo nascondiglio. lei lo pregò di restituirle la sua pelliccia, ma lui rifiutò e fu costretta a seguirlo nella sua casa. Vissero nella casa di lui come un uomo e una donna e ebbero anche dei figli. Un giorno l'uomo andò a pesca con la sua barca, si dimenticò di chiudere a chiave la pelliccia. In quel giorno la donna foca sparì nel mare con la sua pelliccia da foca. Alla fine del mito la donna foca ritorna a Mikladalur sotto le vesti di un troll furioso perchè gli uomini di quel villaggio hanno ucciso il suo marito foca e suoi figli foca in una caccia alle foche. Li maledì tutti e disse che gli uomina di Mikladalur moriranno in mare e precipiteranno dalle montagne finchè le mani di tutti i morti formeranno una catena tanto grande da circondare la loro isola di Kalsoy.

 
         
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